6 Ottobre 2021 | CatFlow Team
La creazione, modifica, distribuzione di contenuti nativamente digitali e multimediali sono elementi di imprescindibile valore nella proposizione al mercato dei più virtuosi brand del comparto moda.
Line sheet, lookbook e cataloghi digitali: sono solo alcuni dei documenti che è possibile gestire grazie a CatFlow Fashion. Una soluzione 100% verticale, dedicata al mondo dell’abbigliamento e a tutte le peculiarità che lo contraddistinguono.
Paolo e Alessandra, rispettivamente Delivery Manager e Project Manager del team CatFlow, raccontano gli elementi chiave che contraddistinguono la soluzione, evidenziando la centralità di competenze specifiche derivanti da anni di esperienza nel settore, che permettono di parlare “la stessa lingua” dei clienti del settore di riferimento.
Lavoro nell’ambito delivery da tempo e in tutta la mia carriera ho avuto modo di interfacciarmi con una moltitudine di settori estremamente variegata. Indubbiamente ciascuno di essi è contraddistinto da caratteristiche che lo rendono più o meno differente dagli altri, ma nessuno di essi è peculiare come il comparto moda.
Coordino da anni i progetti dei clienti che hanno scelto CatFlow Fashion e posso affermare con certezza che quello dell’abbigliamento è un settore che fa storia a sé. Innanzitutto, c’è un tema di stagionalità delle collezioni costituita da tempi stretti e ben scanditi, difficilmente riscontrabile in altri comparti; penso poi alla complessità dei processi dovuta dalla frequente struttura multibrand e dalla compresenza di strategie B2B e B2C. Situazioni che spesso si traducono nella interazione con stakeholder molto diversi tra loro come agenti, retailer e wholesaler.
Uno degli elementi più importanti per collaborare con i clienti del mondo del fashion è però a mio avviso quello legato alla padronanza lessicale dell’ambito moda. Può sembrare banale, ma sapere cos’è una line sheet o una moodboard, avere presente la struttura di un lookbook o, più semplicemente, conoscere le esigenze di gestione di un catalogo digitale per il fashion, sono un prerequisito essenziale per sprigionare le più forti sinergie tra il nostro team e quello del cliente. Parlare la stessa lingua, soprattutto in un contesto così unico, favorisce infatti la creazione di un clima di massima fiducia e una collaborazione efficace, elementi necessari per garantire il successo di un progetto di digitalizzazione di questa portata.
A questi aspetti si aggiungono quelli che da sempre costituiscono la base del project management. Sto parlando soprattutto della gestione efficace del tempo, intesa sia in fase di pianificazione degli step del progetto sia durante l’implementazione concreta dello stesso. Come ha sottolineato anche Marco Sinisi, il nostro Direttore Commerciale, le aziende non hanno alcun bisogno di progetti eterni o poco concreti, siano esse PMI o brand intercontinentali.
Ogni progetto che gestisco è diverso ma caratterizzato al contempo da elementi comuni. Uno degli elementi su cui viene riposta particolare attenzione è l’identità di brand. I cataloghi, ad esempio, sono uno dei biglietti da visita con cui il brand si pone ai propri clienti e, in quanto tale, deve saper esprimere in modo efficace il posizionamento di marca oltre a favorire il raggiungimento degli obiettivi di business.
C’è poi l’evergreen tra i prerequisiti dei nostri progetti: ogni progetto pone come prerequisito la possibilità di personalizzare il catalogo in funzione di alcune variabili come le tipologie di prodotti e i relativi listini prezzi. Il digitale da questo punto di vista offre un grande supporto; CatFlow Fashion consente ai nostri clienti di poter gestire in modo automatizzato la creazione completamente personalizzata di contenuti diversi destinati a interlocutori differenti. Si tratta di una delle funzionalità più apprezzate in assoluto del prodotto.
Penso poi ad altri contenuti oltre al catalogo digitale, come ad esempio la creazione di documentazione estremamente tecnica e verticale, come le line sheet citate da Paolo. Uno degli ultimi progetti che ho avuto il piacere di seguire ha richiesto un forte coinvolgimento su questo fronte. Grazie a CatFlow Fashion il cliente in questione ha potuto contare su una creazione rapida e integrazioni in tempo reale delle proprie line sheet, semplificando la gestione di categorie prodotto, taglie, colori e materiali.
La caratteristica di CatFlow Fashion più apprezzata dai nostri clienti è l’equilibrio tra UX e UI; la User Experience è fondamentale per garantire che la soluzione offra al cliente tutte le funzionalità di cui ha bisogno nel modo più vicino al suo modo di lavorare e ragionare, evitandogli workaround artigianali o balzi tra piattaforme differenti che generano sprechi di tempo evitabili. D’altro canto, però, anche l’occhio vuole la sua parte e la gradevolezza dell’interfaccia delle soluzioni ha un’importanza tutt’altro che trascurabile. Tanto più in un contesto come quello della moda.
In generale, dopo aver curato numerosi progetti afferenti a questo ambito, posso dire con certezza che CatFlow Fashion per i nostri clienti rappresenta il fil rouge che collega marketing e sales del brand al mercato. Se lato marketing, infatti, la piattaforma supporta la creazione di contenuti che rafforzano l’identità di marca, lato vendite consente di favorire una proposizione diversificata, in termini di prodotti e dei relativi prezzi, rendendo concreta la pianificazione strategica e, di riflesso, il raggiungimento degli obiettivi di business.
Il nostro approccio è mirato a una duplice finalità. Da un lato il rischio che il prodotto non colga le reali esigenze del mercato, uno dei tipici problemi per un prodotto nato, pensato e sviluppato esclusivamente in laboratorio; dall’altro evitiamo di pianificare enormi e inefficaci progetti per ogni cliente, che spesso si rivelano onerosi in termini di tempi e costi.
Per questo motivo ogni progetto è centrale per noi. Combiniamo la solidità di una soluzione che si basa su tecnologie moderne e affidabili alla continua evoluzione che deriva dalle richieste puntuali di ogni singolo cliente.
In un contesto di questo tipo è evidente che la collaborazione tra tutti i team aziendali è strettissima. L’area sales coglie le esigenze del mercato e le trasmette al team R&D che le traduce in funzionalità; la soluzione è parte integrante di ogni progetto che il delivery consegna al cliente, cogliendo le esigenze che vanno, a loro volta, ad alimentare nuovamente il ciclo virtuoso.
Secondo Paolo la parola che meglio descrive il team Delivery è Sfide. “Io e il mio team – racconta Paolo – viviamo ogni singolo progetto come una nuova sfida. Si tratta di un approccio certamente impegnativo ma che ci offre costantemente nuovi stimoli e ci permette di adottare nuovi punti di vista per affrontare ogni progetto in modo diverso, in un modo migliore”.
Alessandra risponde in un lampo alla domanda relativa al colore perfetto per il suo team. “L’azzurro! È un colore che in natura costituisce un punto di riferimento: penso al mare, al cielo… si tratta di una tonalità che mi ricorda sia la pacatezza sia l’affidabilità, due aspetti fondamentali per chi opera in un contesto di delivery. La nostra presenza, costante, deve adattarsi ai ritmi e alle esigenze di ogni cliente, guidandolo verso un modo sempre migliore di gestire i propri processi”.
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